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La Festa

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Un momento di festa genuina che cade alla fine di giugno, un modo per festeggiare l’arrivo dell’estate. Un evento pieno di folclore che mescola la ritualita delle celebrazioni ad eventi popolari e cucina tradizionale. La festa di San Piero de Casteo è molto altro ancora: nasce come ricorrenza religiosa per i santi Pietro e Paolo, che vengono venerati nella basilica di San Pietro, fino al 1807 sede del patriarca di Venezia. E’ una grande festa della cultura veneziana, che viene espressa dalle numerose iniziative che fanno da corollario alla festa vera e propria, e poi sagra paesana, spettacolo musicale, goichi per bambini e adulti. L’evento è sentito e atteso tanto che da alcuni mesi è argomento quotidiano da parte degli abitanti: tutta Castello è in fermento per questo appuntamento perché è un gran bel momento di convivialità e di svago. Una grande occasione per molti di reincontrare amici e parenti, di trascorrere una serata in un angolo definito da molti “speciale/fatato” perché questa antica isola è rimasta intatta nei secoli, perché questa antica isola ha una storia millenaria, perché era uno dei quattro posti più importanti di Venezia assieme a: Piazza San Marco – la piazza politica, Arsenale – il luogo militare, Rialto – la Piazza del Mercato e San Pietro il luogo religioso.

Una immagine: una corda sottoposta a forte trazione, che comincia a sfilacciarsi; ma la parte centrale resiste; allora, la corda può essere riparata, migliorata e riprendere la sua funzione.
A questo si può paragonare la nostra festa di San Pietro 2022.
Ci sono stati due anni difficili. Abbiamo dovuto rinunciare a tante cose che erano consolidate nella nostra tradizione e ci erano care.

Ma abbiamo conservato l’anima della nostra festa. Infatti, in questi due anni non è mai mancata la possibilità di celebrare il nostro Patrono con la Santa Messa presieduta dal Patriarca e con la partecipazione della nostra gente. La celebrazione religiosa è e resta il motivo principale della festa.

Questa occasione di incontro non è per dimenticare. Abbiamo ben presenti i problemi e le difficoltà: soprattutto la guerra vicina e le tante guerre sparse nel mondo; la salvaguardia dell’ambiente, maggior equità e giustizia sociale, la priorità assoluta che molti ( anche nella nostra Città) danno al solo profitto economico, ecc…
Vogliamo combattere contro un altro problema: quello dell’individualismo e del ritirarsi dall’impegno sociale, e pure religioso.
Con questi giorni di festa vogliamo offrire una occasione per far sperimentare quanto sono importanti l’accoglienza, le relazioni sociali e lo stare insieme in modo positivo.

Non sembri, quindi, che guardiamo al futuro semplicemente per ripetere le abitudini e i discorsi passati, su cui (forse) ci eravamo un po’ adagiati. Cerchiamo, invece, di adattare il modo di coniugare i nostri valori di sempre con i tempi nuovi che stiamo affrontando.

Che sia una festa consapevole, gioiosa e contagiosa

Il Parroco, don Narciso Belfiore

“Se torna a far festa in campo”

Il 2020 e il 2021 sono stati due anni segnati dal Covid, non ci hanno permesso di realizzare la festa di San Pietro in campo, nel 2020 avremmo dovuto festeggiarne i 50 anni consecutivi.
Oggi ritorniamo a proporla con un programma ricco, ricchissimo e variegato per festeggiare la “ripartenza”, riassaporare la bellezza e la gioia dello stare insieme in allegria. In questi due anni ci è capitato molto spesso di raccogliere sempre la stessa domanda da parte dei veneziani circa la possibilità di realizzare la festa e questo ci ha molto sostenuto e spinto a ripensarci con più forza e determinazione. Adesso siamo un po’ arrugginiti e quindi dobbiamo impegnarci molto di più rispetto al passato. E’ stato necessario ripartire dai volontari.

Per la festa di San Pietro se ne mobilitano circa 150, soprattutto delle quattro parrocchie salesiane; alcuni purtroppo ci hanno lasciato, per altri l’impegno diventa ogni anno più gravoso, ma con grande soddisfazione abbiamo raccolto la disponibilità di nuove forze anche tra i giovani.
Tutto questo è un buon auspicio per chi, come il sottoscritto, sa quanto sia difficile organizzare volendo contare solo sul volontariato. La ricchezza di questa festa sta proprio nella gente che la costruisce, nella spontaneità, nel tempo donato, nelle idee e nelle competenze messe a disposizione della comunità.
Ora si riparte, purtroppo in un momento complicato. Non è facile far festa sapendo che ci sono fratelli che stanno subendo la guerra. La nostra speranza è che si riesca da subito a far tacere le armi e a far promuovere la Pace.
Simbolicamente il campanile della nostra locandina vuole rappresentare questa Pace tanto desiderata, ma purtroppo per niente scontata.

Riproponiamo l’evento che si svolge a “Casteo Est”, zona di Venezia che lotta per mantenere la sua venezianità.
La festa mantiene e ripropone momenti di fede, tradizione, spettacoli musicali, attività culturali, attività sportive, momenti specifici dedicati a bambini, giovani e anziani. La arricchiscono, per tutta la sua durata, il mercatino della solidarietà, lo stand gastronomico con i piatti della tradizione veneziana e il bar per soddisfare anche i palati dei più giovani.
Infine due pensieri:
Sentiamoci tutti responsabili dell’ambiente in cui viviamo, cercando di mantenere il campo pulito. Utilizziamo i numerosissimi contenitori per la raccolta differenziata SOLO per vetro, plastica, lattine; negli altri buttiamo il materiale compostabile (bicchieri, posate, piatti) e tutte le altre immondizie.
Ritorniamo alla festa di san Pietro di Castello con il desiderio di viverla in armonia e in semplicità con le altre persone, partecipando responsabilmente nel rispetto dell’altro.

BUONA FESTA DE SAN PIERO A TUTTI!

Associazione Comitato San Pietro di Castello

Il Presidente, Paolo Basili

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